Istanze per impianti fotovoltaici a terra: il “NO” dell’Amministrazione

Istanze per impianti fotovoltaici a terra: il “NO” dell’Amministrazione

𝘍𝘰𝘵𝘰𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢𝘪𝘤𝘰 𝘚𝘐, 𝘮𝘢 𝘴𝘶𝘪 𝘵𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘣𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘯𝘯𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘶𝘴𝘵𝘳𝘪𝘢𝘭𝘪. 𝘔𝘦𝘨𝘢-𝘪𝘮𝘱𝘪𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘢: 𝘕𝘖

Avvisiamo la cittadinanza, che recentemente ci stanno pervenendo diverse istanze volte alla realizzazione di grandi impianti fotovoltaici a terra, in diverse zone del nostro territorio comunale, principalmente aree agricole.

Purtroppo alcune riforme nazionali in materia, decretate negli ultimi mesi del Governo Draghi, hanno di fatto liberalizzato in maniera pesante le autorizzazioni in tale materia, demandando l’iter autorizzativo ad una semplice pratica comunale denominata PAS (Procedura abilitativa semplificata per interventi energetici), senza inoltre valutazione di assoggettabilità a VIA Valutazione di Impatto Ambientale (se non per potenze oltre 10-20 MW, che non rientrano nella fattispecie di San Lorenzo in Campo), sulle quali gli Enti locali hanno ben poca voce in capitolo.

Le procedure, nello specifico, sono enormemente semplificate nel caso di impianti da realizzare in areali entro i 500 metri da zone produttive (aree omogenee D a livello di Piano Regolatore Generale, sia attuate che in previsione).

Ciò implica che sia in zona San Severo che in zona Miralbello, in questi ultimi tempi ci stanno pervenendo diverse istanze per un totale di svariati ettari coperti, aree oggi agricole in larghissima parte, votate alle produzioni tipiche delle nostre zone, che un domani invece potrebbero essere ricoperte di pannelli fotovoltaici e quindi sottratte alla loro vocazione naturale.

Certo, lo scenario energetico italiano e mondiale è variato moltissimo negli ultimi anni, ma queste norme purtroppo hanno instaurato una “de-regolazione” estremamente preoccupante.

Il fatto di non poter quasi per nulla incidere su tali processi di trasformazione del territorio e quindi attuare una sana regolamentazione e programmazione di tali interventi, concertata con le popolazioni, i territori, le attività commerciali e produttive, è del tutto senza senso.

Stiamo mappando, assieme all’Ufficio Tecnico Comunale, tutti i territori interessati, al fine di poter informare adeguatamente le aree coinvolte. Con queste nuove norme ed avendo di fatto escluso la partecipazione delle pubbliche amministrazioni e dei cittadini dal processo abilitativo, non sono previste neanche fasi di “osservazioni” ai progetti da parte di ogni interessato.

➡➡ L’Amministrazione Comunale di San Lorenzo in Campo in questa fase si sta adoperando, già da tempo, con ogni mezzo possibile che ha in suo potere, al fine di approfondire ogni aspetto, ogni progetto, ogni istanza e soprattutto porre dei freni ad una devastazione del territorio che non vogliamo accada. Sono ancora aperte le ferite di alcuni impianti fotovoltaici a terra di diversi anni fa, che sono in bella vista dalla Basilica ad esempio e da altre zone di pregio del nostro territorio. Qui non si tratta di fare porzioni di territorio di “serie A” o “serie B”, ma tutelare nel complesso TUTTO il territorio.

Diverse istanze in altri Comuni inoltre, che stanno ugualmente pervenendo, desiderano allacciarsi nella nostra cabina primaria AT/MT in zona Miralbello: anche in questo caso vi è una totale ed inconcepibile mancanza di programmazione da parte degli enti deputati alla distribuzione di energia elettrica, che continuano a rilasciare più nulla osta, per impianti ribadiamo anche su altri Comuni, tutti afferenti alla cabina di Miralbello.

Il nostro territorio ha già dato in termini di fotovoltaico a terra negli anni attorno al 2010, giungendo al “triste primato” di aver ben 306.929 mq (30,6 ettari) di terreno agricolo sottratto alla coltivazione ed all’agricoltura a favore della cosiddetta energia verde. Pur essendo a favore delle energie rinnovabili e della Green Economy, è chiarissimo che questi progetti e questa tipologia di mega-impianti è coerente soltanto a grandi investitori e fondi d’investimento che sfruttano questi concetti e le normative vigenti, per operazioni di speculazione economica, seppur ovviamente consentite dalla legge. Non è questo il concetto di sviluppo territoriale che auspichiamo per le nostre zone. Progetti che non portano nulla al territorio, non portano lavoro, non portano sviluppo, ma anzi deturpano soltanto il paesaggio, il territorio, sottraggono terreni fertili ed in ottima posizione all’agricoltura.

Progetti ben diversi dall’agrivoltaico (modesto impianto in termini di area rispetto a quelli delle istanze che ci stanno arrivando) di ERGEVA (Area Ex Aquater), che pongono al centro dell’attenzione la ricerca, lo sviluppo sostenibile ed il sostegno alle attività agricole ed alla popolazione (Comunità Energetica per tutti i cittadini ed imprese).

Continueremo a tenervi aggiornati della situazione, tramite anche mappatura delle istanze in essere nei prossimi giorni. Sono inoltre in corso diverse interlocuzioni con altri Comuni della provincia che stanno sperimentando la stessa situazione.

San Lorenzo in Campo – 08 Agosto 2023

Il Sindaco Davide DELLONTI e tutta l’Amministrazione Comunale