Nella nuova biblioteca la presentazione del libro “San Lorenzo in Campo”

Nella nuova biblioteca la presentazione del libro “San Lorenzo in Campo”

San Lorenzo in Campo si sta risvegliando culturalmente. L’impulso della giunta Dellonti è stato da subito ben evidente, con eventi, iniziative e progetti in un settore come quello della cultura, fondamentale per la crescita di un paese.

Da poco inaugurato, nel nuovo polo culturale che ospita la biblioteca multimediale comunale sono scattate iniziative interessanti, in questo primo periodo volte principalmente a promuovere autori locali.

Dopo la presentazione del libro “Hominum castri Sancti Laurentij in Campo” di Francesca Ceresani e del video “Sancti Laurentij in Campo”, a cura di Walter Principato e Ceresani, sabato alle 17, sempre in biblioteca, si terrà quella del libro “San Lorenzo in Campo. Territorio Storia Cultura Arte” di Lamberto Barbadoro.

Insieme all’autore interverranno il sindaco Davide Dellonti, il presidente della Pro Loco Marco Fontana e il giornalista Marco Spadola.

“San Lorenzo – sottolinea il sindaco Dellonti – sta vivendo un periodo di grande fermento culturale molto positivo. I due libri sul nostro paese, usciti a distanza di pochissimo tempo, ne sono una dimostrazione lampante. Come amministrazione continueremo ad appoggiare progettiche hanno l’obiettivo di far conoscere e approfondire la nostra storia, le tradizioni locali, cultura ed arte. Riscoprire le nostre radici, la “laurentinità” è fondamentale per crescere e unire ancor di più la comunità. Sui temi della storia locale e della riscoperta delle nostre radici sono in cantiere altre iniziative e progetti”.

Il libro si divide in tre parti. La prima parte analizza il territorio attraverso lo studio delle scienze della terra: la geografia, il clima, la geologia, la vegetazione, la fauna, lo sviluppo urbano, la toponomastica, la demografia e l’antropologia: il dialetto, le tradizioni, la cucina e molto altro.

La seconda parte racconta la storia del paese, inizia dai primi insediamenti Preistorici a San Vito, a Miralbello e nella vallata del Cesano, continua con l’arrivo dei galli Senoni, la romanizzazione dell’ager gallico, la fondazione e la vita a Suasa, le invasioni barbariche, i Goti ed i Bizantini, il monachesimo ed il monastero di San Lorenzo in Silvis, il Medio Evo e la vita castellana, San Lorenzo in Campo Presidiato della Marca, i della Rovere abati del monastero laurentino e governatori del territorio, il marchesato di San Lorenzo in Campo di Ippolito della Rovere, la presenza degli ebrei e di una loro sinagoga, le carestie ed i terremoti del 1700, l’arrivo dei francesi, la famosa battaglia del ponte rotto, il Risorgimento laurentino, il brigantaggio, l’economia laurentina alla fine dell’Ottocento, l’emigrazione, le malattie: la pellagra, la spagnola, il colera, i primi movimenti anarchici e socialisti, le società di mutuo soccorso, la prima guerra mondiale, il fascismo e l’antifascismo, la seconda guerra mondiale e la lotta partigiana, il dopoguerra e lo sviluppo economico.

La terza parte descrive le frazioni di San Vito sul Cesano e di Montalfoglio, ripercorre la storia delle chiese e descrive le opere d’arte che in esse sono custodite: l’abbazia, la chiesa della Pieve, la chiesa del Crocefisso, la pieve vecchia di San Vito, la pieve di San Vito e di Montalfoglio, il conventino di San Francesco a San Vito, le chiese minori e gli altri luoghi di culto. Sono descritti i palazzi storici Amatori, Ruspoli, Brini, Duranti, il Palazzo pretorio ed il teatro, il palazzo dei Cistercensi o del municipio, e diverse opere d’arte: la scultura di Adriano Cardini dello scultore Morelli, la stelle dell’AVIS. È riportata una breve biografia di alcuni personaggi: il tenore Mario Tiberini, l’architetto Igino (Gino) Aloisi, il teologo Andrea Nicoletti, il sacerdote Alberti Lorenzo, il vescovo Lodovico (Ludovico) Leonardi, il maestro pedagogista Lorenzo Bettini, il prof Alessandro Campanelli, il dott. archeologo e storico Gello Giorgi, il parroco storico don Araldo Angeloni, il prof. commediografo Luigi Speranzini, l’insegnate biografa prof. Giosetta Guerra, il sindacalista prof. Piergiovanni Damiani, il direttore di coro Livio Borri, il pittore Paolo da San Lorenzo, lo scultore orafo Alberto Giorgi, l’artista autodidatta Quinto Lucertini, il fisico teorico Davide Fiscaletti ed altri.

Il libro ha una valenza storico scientifica poiché è corredato da 688 note da cui si possono identificare con facilità le fonti utilizzate (i libri, i saggi, gli articoli, i siti web) dall’autore. Inoltre il libro è corredato da foto con didascalie esplicative che ne facilitano la lettura.

“Sono convinto – spiega Barbadoro – che per progettare il futuro sia indispensabile conoscere il passato. Questa idea mi ha spinto ad interessarmi della storia, delle tradizioni, dell’ambiente naturale e delle opere d’arte di San Lorenzo in Campo. L’amore per il mio paese mi ha spinto sin da giovane ad interessarmi delle sue vicissitudini, ed è così che ho iniziato a raccogliere tutte le notizie e le informazioni utili, che trovavo sui libri, sui giornali e poi su internet, per ricostruire, come si fa con un mosaico, la sua storia. Con la convinzione di poter dare un piccolo contributo alla valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico, culturale e di favorire lo sviluppo del nostro territorio, ho cercato inoltre di mettere tutto il mio impegno per diversi anni, anche nella vita sociale, politica ed amministrativa del nostro comune. Spero che questo lavoro faccia riscoprire la “laurentinità”, le nostre radici, il senso di appartenenza alla nostra comunità, ai nostri luoghi e vorrei che fosse uno stimolo per i giovani e per gli immigrati i nuovi laurentini, che saranno anche loro il prosieguo della nostra storia, affinché conoscano, apprezzino, amino, salvaguardino, valorizzino, il nostro territorio”.