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Presentazione del libro “Nel cuore del conflitto” di Alessandro Pucci

21 Novembre 2015

Nuovo interessante appuntamento al Polo culturale Biblioteca multimediale “Adriano Cardini”. Sabato 21 novembre alle 18 la presentazione del libro di Alessandro Pucci “Nel cuore del conflitto”.

“Nel libro di Alessandro Pucci, il tentativo di tracciare un sentiero, una via percorribile, per riconoscere e comprendere i conflitti che attraversano la vita quotidiana di ciascuno”, scrive Alex Zanotelli.

Alessandro Pucci vive a Castelleone di Suasa. Ha una formazione scolastica e professionale di tipo tecnico.

L’incontro con la letteratura è avvenuto in modo progressivo: prima nei romanzi, poi nella saggistica ed infine nei classici della filosofia antica e moderna.

E’ un autodidatta, e per quanto riguarda la teologia studiava il pensiero del Cardinal Jean Danielou già 35 anni or sono, quando fu tentato di entrare in seminario.

Ha letto la storia delle principali religioni monoteistiche di Hans Kung, Cristianesimo, Ebraismo, Islam.

Con i testi di Raimon Panikkar ha approfondito il sincretismo religioso e le culture orientali.

Con gli scritti di Zigmunt Bauman ha viaggiato nella crisi dell’uomo moderno e contemporaneo.

Ha conosciuto personalmente il teologo e scrittore Vito Mancuso, con cui ha avuto contatti come editore ai tempi della sua collaborazione professionale con Fazi Editore. Deve in primo luogo proprio a Mancuso lo stimolo a dedicarsi attivamente alla saggistica.

Frequenta assiduamente il Centro Studi Biblici di Montefano (MC), e ha l’onore dell’amicizia personale di Alberto Maggi e Ricardo Perez.

Considera il Centro Studi Vannucci una delle principali fonti di ispirazione teologica e letteraria del suo pensiero.

Queste esperienze hanno alimentato la passione per la scrittura, giunta per la prima volta a compimento nel 2010, tramite il blog di cui è attualmente titolare: www.cronachedellanima.blogspot.it.

Uno spazio virtuale dove inserisce riflessioni personali su vari temi di attualità, con particolare attinenza a questioni di carattere esistenziale e sociologico, con la pubblicazione di 99 post e oltre 15mila accessi da parte dei lettori.

Dal 2013 collabora ai convegni presso il monastero camaldolese di Fonte Avellana, e dall’anno in corso è portavoce sul territorio locale delle iniziative che annualmente vengono organizzate a livello culturale in detto monastero.

Questo impegno gli ha permesso di essere co-autore di un testo in collaborazione con le Edizioni Gabrielli di Verona, dedicato al “Futuro dei giovani, tra fede e laicità”.

Una Agorà dedicata soprattutto alle nuove generazioni, il cui progetto umano, cristiano e professionale possa letto ed interpretato alla luce della laicità dello stato e del pensiero cristiano.

Un seminario che ha visto la partecipazione di importanti personalità della cultura e della saggistica.

Tra gli autori del libro figura ad esempio anche l’onorevole Pier Luigi Castagnetti.

Ha scritto successivamente un suo libro dedicato alle lotte sociali ed alla guerra, dal titolo “Nel cuore del conflitto”.

Nel suo interno ha cercato di sviluppare il tema delle discordie e delle lotte che attraversano l’esistenza dei singoli e delle comunità sin dalla notte dei tempi, delineandone la cultura e configurandone i valori più importanti.

All’interno del testo ha cercato di tracciare una continuità ideale e materiale tra i diversi ambiti che vengono attraversati dal conflitto, e che non risparmiano gli ambiti più importanti della vita di ciascuno.

La vita, la morte, il bene, il male, la ragione, i sentimenti, entrano in gioco nelle dinamiche delle lotte e riguardano i tre principali ambiti di sviluppo di ogni conflittualità.

Il primo stadio della discordia riguarda la frammentazione dell’anima in tutti i suoi infiniti ed indecifrabili risvolti.

Il problema della identità, della soggettività, del peso delle contraddizioni che opprimono la personalità, viene analizzato per poter costruire gli argomenti per la trattazione successiva.

Nel secondo spazio conflittuale ha descritto gli scontri sociali partendo dal luogo di relazione per eccellenza che è l’ambito familiare.

Infine la guerra vera propria, intesa come estensione e degenerazione della naturale propensione umana al confronto. Scontro drammatico e catastrofico, spesso incontenibile soltanto tramite la forza della diplomazia e la sagacia politica.

La spregevole natura della guerra, non deve tuttavia far dimenticare all’umanità che essa è strumento di misura ufficiale per la conoscenza del passato, tanto che ciò che chiamiamo storia, è purtroppo spesso solo la somma delle bugie dei vincitori (Winston Churchill).

Nel testo vengono analizzate le basi culturali che conducono gli uomini sui campi di battaglia, ed ho cercato di accompagnare il lettore in tutti gli equivoci della ragione, e nei paradossi dei miti fondativi dei nostri valori, dove può essere ricercata traccia indelebile delle origini di tutte le dispute.

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Data:
21 Novembre 2015
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